Microsoft piega ISO. Approvato OOXML come standard internazionale.

Uno standard per i documenti per applicazioni d’ufficio esiste da diverso tempo. Si chiama ODF (Open Document Format). E’ un formato libero e aperto, basato su XML, per i file tipo fogli di calcolo, documenti di testo, presentazioni, grafici, ed e’ stato approvato da ISO da un paio di anni. Ma la Microsoft ha pensato bene di presentare una propria proposta di standard internazionale per lo stesso tipo di file: OOXML per l’appunto.
La domanda è: che bisogno c’e’ di definire un secondo standard se ne esiste gia’ uno?

Lo standard serve a garantire che i documenti siano modificabili con
qualsiasi programma di office automation, che non si formino monopoli,
che non si leghino gli utenti ad un unico fornitore: interoperabilità!!

Saggezza vorrebbe che i produttori di software si attengano allo
standard esistente. Ma la Microsoft non e’ un produttore come gli altri.
La Microsoft e’ talmente insensibile al tema dell’interoperabilità che,
a quanto pare, il formato degli stessi files generati dalla suite
Office è diverso tra loro: Word salva con un formato, Excell con un
altro e cosi’ via.


Le critiche non si sono fatte attendere
.
Non tanto verso Microsoft che fa il suo mestiere e tenta con tutte le
forze di mantenere la sua posizione dominante nel mercato, ma nei
confronti di ISO (International Organization for Standardization), il
cui meccanismo di analisi delle proposte di standardizzazione a detta
di molti sta facendo acqua da tutte le parti. Intanto un primo effetto
le critiche lo hanno ottenuto: l’Unione Europea ha aperto un’indagine
per verificare se sia stato sfruttato l’abuso di posizione dominante
sul mercato per ottenere la standardizzazione
.

Ed oltre alle critiche stanno iniziando anche le prime proteste:
Steve Pepper, ex chairman dello Standards Institute norvegese, ha
organizzato per il 10 aprile una manifestazione pubblica ad Oslo, sotto
il palazzo dove si riunisce la commissione ISO, per affermare che "La
Norvegia deve dire no a OOXML!".

Per approfondire:

 

 

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