Cine(rd) forum a Forte Prenestino

Un percorso cinematografico tra le attualità del mondo hacker per avvicinarsi all’hackmeeting.

Sono quattro i filcinerd-201504m proposti, dall’InsomniaLab, al Centro Sociale Forte Prenestino (Roma) dal 31 marzo al 12 maggio.

Si tratta di film documentari su argomenti e personaggi che hanno segnato e segnano la storia dell’informatica alternativa alle gradi multinazionali del digitale.

Sono storie di geni e carcere, di ribellioni e repressione, ma soprattutto sono storie che fanno riflettere sull’uso della tecnologia.

Cosa c’è dentro queste scatole “magiche” che usiamo quotidianamente senza chiederci nulla sui processi che ne permettono il funzionamento? Chi ha interesse a far si che funzionino nel modo in cui oggi funzionano? E’ possibile fare in modo che funzionino diversamente? E cosa succede a chi cerca di cambiare le cose?

Queste domande spesso sono le stesse che gli hackers italiani si pongono durante l’hackmeeting, l’annuale incontro che si tiene tutti gli anni (quest’anno a Napoli dal 19 al 21 giugno). E’ anche per questo motivo che il ciclo di film vuole essere sia uno stimolo per discutere dei temi proposti dai documentari, sia come tappe di avvicinamento ad HackIt!!

Le proiezioni sono in lingua originale con sottotitoli in italiano.

I film

31 marzo – Internet’s Own Boy

Film documentario (durata 120 min – USA 2014), scritto, diretto e prodotto da Brian Knappenberger.È la storia del programmatore, scrittore e attivista Aaron Swartz, morto suicida un anno prima. Swartz rinuncia a guadagni milionari, dopo la vendita di Reddit (che aveva cofondato), e si butta a capofitto nella battaglia politica contro le multinazionali del digitale. Fonda decine di associazioni che si battono contro il copyright, per la libertà di espressione, contro la repressione. Contribuisce a ideare e mettere a punto le licenze creative commons.

Viene accusato di aver scaricato illegalmente materiale scientifico da una biblioteca online. L’FBI decide di farne un caso che serva da esempio per chi vuole battersi contro le ingiustizie del digitale. Swartz rischia 35 anni di carcere. Non regge alla pressione e si toglie la vita a soli 27 anni.

Il film è rilasciato con licenza creative commons.

14 aprile – TPB AFK

The Pirate Bay Away From Keyboard. Documentario (durata: 82 minuti – Svezia 2013), realizzato dal regista Simon Klose, focalizza l’attenzione sulle vicende legali dei fondatori di The Pirate Bay: Peter Sunde, Fredrik Neij e Gottfrid Svartholm.
Nel 2009 sono stati dichiarati colpevoli di aver promosso l’infrazione del Diritto d’autore tramite il sito di ricerca di file torrent The Pirate Bay, e condannati a scontare un anno di prigione e pagare 30 milioni di corone svedesi (2,7 milioni di euro).

Il film è stato finanziato attraverso il crowdfunding, e rilasciato con licenza creative commons.

28 aprile  – We are the Legion

Film documentario di Brian Knappenberger, è dedicato al mondo dell’hacktivism e non solo ad Anonymous.

WE ARE LEGION: The Story of the Hacktivists, (durata 93 min – USA 2012)  conduce lo spettatore all’interno della cultura de the Dead Cow e dell’Electronic Disturbance Theater. Poi si sposta nelle confuse origini della “Legione” nel sito web 4Chan.

“Il regista ha voluto ripercorrere, in oltre novanta minuti di film, l’evoluzione del fenomeno Anonymous all’interno dei più generali movimenti di attivisti che stanno operando in questi ultimi anni. Gli aspetti interessanti, trattati, sono diversi. Il film si può, senza far torto al regista, dividere in tre grandi parti: 1) le origini e il tentativo di inquadrare il fenomeno, 2) la prima, grande lotta contro Scientology e lo sparti-acque costituito dall’alleanza con Julian Assange/WikiLeaks e 3) la guerra aperta alle grandi società e il supporto agli attivisti che operano in regimi oppressivi.” (fonte: articolo di Giovanni Ziccardi).

12 maggio – Red!

Documentario della casa cinematografica indipendente BSM (durata 60 min – Turchia 2012) sul leggendario gruppo di hacker turchi, RedHack, da sempre schierati dalla parte dei movimenti sociali e dell’informazione libera. Il regista Mustafa Kenan Aybastı non si limita alla scena turca, e in sessanta minuti di filmato aiuta a comprendere meglio il mondo dell’hacktivismo.

Il collettivo RedHack, fondato nel 1997, si è contraddistinto per il suo appoggio alla causa Curda e alla rivolta di Gezi Park del giugno 2013. Ma la loro, forse, più importante attività è stata l’intrusione della rete del Concilio Turco per l’Alta Educazione, dai cui database erano emersi decine di migliaia di documenti che testimoniavano quanto il fenomeno della corruzione fosse radicato nella gestione del sistema educativo del paese.
Tutte attività costate care agli attivisti di RedHack, arrestati ed accusati di diversi reati.

 

2 comments