Dicono che sia il web 2.0… Convegno a Roma

Si e' tenuto a Roma presso la sala convegni della Federazione Nazionale della Stampa Italiana il convegno "Il Web 2.0 e lo scenario italiano: a che punto siamo?
Giornalismo diffuso, condivisione di saperi, progetti partecipativi: scenari e prospettive".

In occasione del convegno è stato realizzato un dossier contenente riflessioni, interviste e commenti a giornalisti, bloggher, della scena italiana.
Nel complesso ho trovato l'iniziativa interessante….

Il dossier ha come filo conduttore 4 domande:
1. Quali a tuo avviso le caratteristiche più stimolanti del Web 2.0?
2. Esempi concreti di delusioni e successi?
3. Sullo specifico italiano, esperienze meritevoli e promettenti?
4. Quali progetti vedresti con favore o vorresti implementare?

Mi sembra che il dossier sia utile a capire i diversi orientamenti di coloro che in un modo o nell'altro sono attori web 2.0. E' da notare tra l'altro che proprio sull'etichetta web 2.0 ci sono pareri fortemente contrastanti. Non sono pochi coloro che disconoscono la rottura tra web 1.0 e web 2.0 sostenendo che la rete è nata proprio per permettere di collaborare e fare informazione a tutti. Ora però, con l'aumento del numero di persone che ha accesso alla rete, e con la crescita tecnologica le grandi aziende e i media italiani e internazionali stanno scoprendo che è possibile, o stanno cercando, di fare profitti attraverso la partecipazione attiva delle persone alla scrittura di contenuti.

Ovviamente sono molti anche gli entusiasti! Coloro che vedono nel "citizen journalism" una rivoluzione del modo di fare informazione sono convinti che il web 2.0 sia effettivamente la seconda generazione di internet e non la normale evoluzione della rete.

Riguardo al convegno, sono riuscito a seguire solo la sessione pomeridiana; quella a cui partecipavano gli attori della scena italiana. Erano presenti le realtà censite e intervistate da Antonella Beccaria nel suo caso studio "Creatività in rete: alcuni dei suoi volti. Un viaggio per conoscere sei progetti attraverso le parole dei loro autori". C'erano anche altre realtà che sono intervenute anche informalmente durante gli interventi. Il tutto è stato utile ad avere uno spaccato dello stato dell'arte del web italiano che si dedica a nuovi progetti di produzione di contenuti.

In questo caso invece non avevo letto il case studies, ma ho ascoltato i protagonisti. I progetti illustrati sono sicuramente interessanti. In particolare, ovviamente per quel che mi riguarda :), NOBlogs e scrive.it.
I progetti sono molto vari, e non starò qui a descriverli, li potete leggere tranquillamente nel case studies o ascoltare nelle registrazioni di Radio Radicale. Cio' che mi ha colpito di più è stata la distanza tra l'intervento di Parrella, via skype dagli USA, e quelli della maggior parte degli interventi in sala.  

Parrella invita a spingere affinchè i giornalisti italiani si rendano indipendenti dal giogo degli editori. Addirittura chiede di fare gesti chiari, di rottura, come le dimissioni in casi di tentativi di condizionamento da parte di editori e direttori di testate. Auspica una presa di coscienza generale e una "lotta" per un nuovo modo di fare informazione slegata da condizionamenti di qualsiasi genere.

Dall'altra parte, la maggior parte dei presenti, riscontro la ricerca quasi spasmodica di vendibilita' del proprio progetto, di capitalisti italiani (negli USA già esistono) che investano, sapendo ed accettando almeno in parte i condizionamenti dettati dalle esigenze di profitto. Poco o nulla sulle questioni della libertà di parola, proprio il giorno dopo l'ennesimo sequestro da parte della polizia postale, della mercificazione delle relazioni in rete, della profilazione estrema a fine commerciali degli utenti.

Intendiamoci: trovo leggittimo cercare di fare in modo che il proprio progetto sia sostenibile economicamente, solo mi è sembrato che le attenzioni e l'interesse (Parella in confronto di molti dei presenti) fossero molto distanti.

In ultimo una nota. E' interessante che proprio mentre Indymedia ha chiuso i battenti per una pausa di riflessione il mondo mainstream si accorto delle grandi potenzialità dell'essere media!!!!!

Per approfondire:

* Convegno Il Web 2.0 e lo scenario italiano: a che punto siamo?
Giornalismo diffuso, condivisione di saperi, progetti partecipativi: scenari e prospettive

* dossier Rose, spine e germogli del web 2.0 di Bernardo Parrella

* dossier Creatività in rete: alcuni dei suoi volti di Antonella Beccaria

* registrazioni degli interventi su radio radicale
 

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